Ricordi, testimonianze, appunti precisi o scoloriti. Marisa Rodano ricostruisce così la storia dellUnione donne italiane (Udi). Mille rivendicazioni, mille lotte: il voto alle donne, la pace, il divorzio, la parità di salario, il diritto al lavoro,MoreRicordi, testimonianze, appunti precisi o scoloriti. Marisa Rodano ricostruisce così la storia dellUnione donne italiane (Udi). Mille rivendicazioni, mille lotte: il voto alle donne, la pace, il divorzio, la parità di salario, il diritto al lavoro, la depenalizzazione dellaborto. Dibattiti internazionali, discussioni nella corrente comunista dellUdi, conferenze: come quella del giugno del 1945 quando Togliatti chiarisce che la democrazia ha bisogno della donna e la donna ha bisogno della democrazia.
O come quella dellanno successivo, quando lo stesso Togliatti denuncia la mentalità arretrata del Pci, proclamando: Non siamo né puritani né frati. Memorie di una che cera attraversa i momenti storici della grande battaglia per lemancipazione delle donne: la prima volta delle italiane alle urne, nelle amministrative del 46, il momento della scelta della mimosa come simbolo dell8 marzo - perché i garofani sono legati al 1° maggio e gli anemoni sono troppo costosi -, il grande corteo del 1965 a Milano quando in quattromila si ritrovano per rivendicare il diritto delle donne a un lavoro stabile e qualificato.
Lesperienza di Marisa Rodano attraversa tutta la Storia: dalla Resistenza alla nascita, il 2 giugno 46, della Repubblica italiana, dalla bufera della Guerra fredda al Sessantotto, fino al femminismo degli anni settanta e alle battaglie sociali di oggi.